giovedì 28 ottobre 2010

7 –I molti misteri della stagione 2008-2009


In questa puntata sarò costretta a usare parecchie volte il condizionale. Tra il giugno 2008 e il giugno 2009 capitano infatti alcune cose che non siamo in grado di interpretare con certezza.

Nell'estate 2008, il primo evento nebuloso. I cosiddetti Circoli della Libertà di Dell'Utri investono in alcune squadre di tennis tavolo italiane, tra cui l'A.S. Pieve Emanuele. Così viene riferito al padre di Jason da D'Ambrosio in persona, il quale lo informa anche che da quel momento lui non è più il presidente del Pieve. Al posto suo subentrerà come referente il signor Fenini.
Ed è Fenini difatti a fare la proposta a Roberto: Jason si dovrebbe trasferire a Pieve Emanuele, in una casa messa a disposizione della società. La stessa società pagherà una scuola privata (Jason ha quasi 17 anni, va in 4° liceo scientifico) e 200 euro mensili. Con lui dovrebbe trasferirsi Frizzo Tatulli, il suo compagno di squadra, ma – da quel che sappiamo – la famiglia si oppone. Del resto il ragazzo abita a 10 minuti di strada da Pieve.
Per Jason il discorso è diverso. Nella nostra "carriera" di genitori abbiamo sempre seguito una filosofia: aiutare i nostri figli a vedere i pro e i contro di ogni situazione, ma poi lasciarli scegliere per se stessi. E una volta che hanno scelto, appoggiarli.
Jason quindi accetta e a 16 anni e nove mesi nemmeno compiuti lascia la sua casa, la sua scuola, noi. Gli comperiamo una scrivania, una sedia, un televisore, lo aiutiamo a far le valigie e lo accompagniamo nella sua nuova vita.

Io vorrei riuscire a descrivervi quella casa. Non credo di potere. Immaginate un quartiere lontano dal paese, sperduto nella nebbia tra tangenziali e statali. All'ingresso del quartiere, squallidissimi palazzi iniziati e mai finiti. L'appartamento in sé sarebbe anche bello, spazioso e con un terrazzo niente male. Ma ci vivono da anni i giocatori del Pieve, chi va e chi viene, tutti maschi. Non è mai stato pulito. Dico mai. Quel che c'è in cucina, dietro al frigo, sotto gli armadietti, non è descrivibile e non lo scopro subito. Quel giorno vedo bagni al limite della decenza, e l'asse del water lo comprerà poi Jason. In giro, nel ripostiglio, in bagno, sul terrazzo, ci sono scarpe abbandonate da chi se n'è andato, sacchi di vestiti usati chissà da chi … insomma, davanti a mio figlio  faccio finta di niente, ma appena in auto scoppio in un pianto dirotto.
Dell'appartamento non parlerò più, per cui aggiungo che Roberto l'ha imbiancato a nostre spese e che l'abbiamo pulito da cima a fondo.  Aggiungo anche che, rientrando dopo l'estate 2009, Jason ha trovato un favo di api sul balcone. Non c'è stato verso di convincere la dirigenza a chiamare la disinfestazione per cui mio figlio ha affrontato il problema da solo, correndo un grave rischio. E  nell'autunno 2009 resteranno a lungo senza riscaldamento.

La scuola. Io credevo, sciocca che sono, che ci fossero accordi precisi fra la scuola e la società. Che la collaborazione fosse collaudata. Che fossero alle spalle i mille problemi che abbiamo avuto con il vecchio liceo. Invece Roberto è costretto ad andare personalmente a parlare con il preside più volte e trova un muro. Nessuna elasticità di orario per l'impegno sportivo, nessuna interrogazione programmata, nessun aiuto per le assenze in occasione degli impegni con la Nazionale (anche se in classe sono solo in 7!). In compenso, pretesa che il ragazzo frequentasse anche al pomeriggio, lezioni private a pagamento da parte degli stessi insegnanti. Come tutti gli altri allievi, non perché ne avesse necessità. Al di là delle ovvie considerazioni etiche (ero imbufalita), Jason non si era trasferito a Pieve per andare a scuola a tempo pieno. Ci ritrovammo a cercare un'altra scuola e ne trovammo una sola, in centro Milano. Su questa tornerò, parlando del terribile inverno 2010.

Ora siamo ancora all'autunno 2008. E in palestra la tensione è altissima. Il perché, rimane un mistero. Partito Bobocica, che si è trasferito in Francia, ad allenare sono rimasti Patrizio Deniso e Antonio Gigliotti.
Si vocifera di un grosso litigio scoppiato in giugno, alla pizzata di fine anno, tra allenatori e presidente, ma se sia vero non lo sappiamo nemmeno oggi.
Dopo la prima trasferta a Treviso, un altro avvenimento tuttora avvolto nel mistero. Il compagno di Jason, Frizzo Tatulli, sparisce. Non si presenta più agli allenamenti, né alle partite. Jason perde i contatti. Cosa sia accaduto, non lo sappiamo. Ma Frizzo con il Pieve Emanuele ha chiuso per sempre.
Antonio Gigliotti prende il suo posto nella squadra di A2.
E comincia un periodo che ha dell'incredibile. I rapporti di Jason con Antonio migliorano e si lega di grande amicizia all'altro compagno di squadra, il cinese Shi Xiauoyu. Ma si allena anche con il fortissimo Stoyanov e gli altri della prima squadra.
Questi ragazzi si isolano in qualche modo dalle tensioni della dirigenza e giocano, giocano e ancora giocano.

6 commenti:

  1. Beh: al di là della scuola e dell'appartamento, agonisticamente parlando questo mi sembra sia stato stato un buon periodo. O forse mi son perso qualcosa?

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  2. Ho cominciato a seguire ora questa vicenda e ad ogni passo la trovo sempre più allucinante: in che paese viviamo? In quello dei cavilli burocratici e delle conoscenze, dove il merito tanto decantato è spesso un elemento accessorio di decisioni di diverso genere.
    Come possiamo competere all'estero con questi presupposti? Siamo e saremo sempre l'Italietta, c'è poco da fare...
    Silvio

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  3. Tatulli ha l'età di Jason? Come ha fatto ad andar via?

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  4. Non mi è chiara la gestione dell' A.S. normalmente ci sono tessere federali (che attestano le iscrizioni) nomine effettuate con votazioni, assemblee ecc... con la supervisione di organi a livello regionale e nazionale. Questo descritto mi pare più un club alla "amici miei", mi piacerebbe conoscere il parere delle cariche più autorevoli nel campo.

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  5. Io vedo una cosa torbida. Probabile non sia nemmeno l'unica situazione del genere, e mi chiedo se e perché in simile miscuglio di improvvisazione e ... scelgo di dire "oscurità" uno/a come me, come te, come tutti debba scoprire coinvolto un figlio suo. O se vogliamo un figlio "nostro" perché nella pania ci potrebbe cadere chiunque. E per chiunque sarei arrabbiata. Molto. E torno a interrogarmi sulle regole, prima di tutto quelle che devono tutelare il minore in quanto e perché tale, prima che (e anche nonostante che) sia piccolo promettente campione.

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  6. Come è riuscito Tatulli a sganciarsi?
    Tutta questa vicenda è sempre più incredibile...
    Francesca

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